Humboldt Seeds
Humboldt

Come prepararsi per coltivare la cannabis all’esterno questa stagione 2020

Ora che si avvicina la primavera, e con essa, la possibilità di coltivare all’esterno, è tempo di iniziare a pensare a tutti quei fattori che aiutano a raccogliere piante straordinarie. In questo articolo ti spieghiamo tutto quello che bisogna considerare per una corretta pianificazione della stagione di coltivazione outdoor, e ti diamo alcuni consigli utili su cosa fare e cosa evitare.

A cura di Stoney Tark 

Meglio con esposizione a sud

Al momento di scegliere la posizione della cannabis, è importante ricordare che l'esposizione ideale è quella a sud. In questo modo, le piante riceveranno luce diretta anche quando il sole comincerà a tramontare, e non dovranno essere progressivamente spostate quando, con l'avanzare della stagione, il sole arriverà gradualmente al suo punto più alto rispetto all'orizzonte.

Piantare direttamente nel terreno

Quando anziché in vaso, si pianta direttamente nel terreno, le radici, una volta attecchite, iniziano a lavorare in armonia con i microorganismi benefici presenti nel suolo, con i quali stabiliscono un rapporto simbiotico. Per piantare direttamente nel terreno, occorre considerare quanto segue:

La varietà adatta

Il mercato di oggi mette a disposizione una vastissima offerta, che spazia da semi regolarifemminizzati, a varietà autofiorenti e i ibridi ricchi di CBD. È importante però non farsi prendere dall'entusiasmo e non iniziare a comprare semi all'impazzata senza considerare alcuni aspetti fondamentali.

Per esempio, il clima: è caldo o piuttosto freddo? Quante ore effettive di sole riceveranno le piante durante la fioritura? Quando si coltivano varietà con esigenze incompatibili con il clima circostante, lo sviluppo ne risente e si ottengono risultati deludenti.

Nelle zone a estate breve ed inverno freddo, conviene scegliere varietà a predominanza indica, che fioriscono più velocemente e sono più resistenti ai parassiti e alla muffa. Nelle zone soleggiate a estate lunga, invece, si potrà optare anche per varietà a predominanza sativa.

Climi freddi: Europa settentrionale

Climi caldi: Europa meridionale / California

Il tipo di vaso

Se non hai la possibilità di coltivare direttamente nel terreno, dovrai procurarti un vaso, che in compenso ti permetterà di spostare le piante se necessario. Prima però di riempirlo con il tuo substrato organico preferito, e di trapiantare le piantine, conviene fermarsi a pensare quale sia il materiale e la misura più adatta.

Vasi in plastica

È il tipo di vaso più comune e più facilmente reperibile nei negozi di giardinaggio. Sono pratici, economici e molto utilizzati nel mondo della coltivazione. Vediamone i pro e i contro:

Vasi in tessuto

I vasi in tessuto sono un'invenzione semplice ma molto efficace che ha rappresentato una rivoluzione nella coltivazione della cannabis. Questo perché, consentendo il passaggio dell'aria esterna, le radici crescono in tutte le direzioni e si rigenerano più facilmente, dando luogo a un apparato radicale sano è molto più efficiente rispetto a quando le radici sono aggrovigliate.

Dimensioni

Le piante di cannabis si accontentano di uno spazio di 35 cm di profondità, in modo che utilizzare un vaso più grande sarebbe solo uno spreco di spazio, substrato e acqua. Riserva i vasi da 50-100 litri, preferibilmente in tessuto, alle piante molto grandi.

Prova con le autofiorenti

Il bello delle varietà autofiorenti è che crescono a meraviglia in qualsiasi tipo di clima. Inoltre, si possono raccogliere più volte l'anno, fino a un minimo di tre volte nelle situazioni più favorevoli. Nelle zone a clima avverso, le varietà autofiorenti sono spesso la soluzione a gran parte dei problemi di coltivazione.

Consigli per coltivare all'esterno questa primavera

In bocca al lupo con la stagione, ti auguriamo delle piante enormi con le quali strariempire i tuoi barattoli da concia!

09/04/2020